Le interviste violente Vol. I
Cognome: Logatto
31 anni e mezzo.
Single, senza fissa dimora,vive sotto copertura dal ’88. Commissario in borghese della buoncostume.
Hobby: zane, alcol a rudo, ripara materassini gonfiabili a prezzi modici. Colleziona orologi cucù di plastica.
Radio Violenza : caro il nostro commissario, violenta sera e una domanda subito: E’ da molto che è tornato in città?
C.L: venti minuti, e tra venti minuti devo prendere un aereo per Ohao…
R.V: e come mai a Ohaho?
C.L: devo andare a sequestrare la Ferrari a Magnum, sono 4 anni che quel fricchettone non paga il bollo.
R.V: Sappiamo che lei è stato il coordinatore dell’operazione Zambo, che a portato all’arresto del famigerato clan di falsari cinesi responsabili di aver messo sul mercato una valuta propria, divenuta in pochissimo tempo il riferimento commerciale globale. Come ha fatto?
C.L: Ero appartato con una signora dell’est in una piazzola sulla Serenissima quando la mia attenzione fu attirata da una moto da Cross che risalendo la collina si dirigeva verso di me…nel frattempo dalla parte opposta giungeva speronandomi un grosso furgone passo lungo, dal quale uscirono 7 persone nerovestite che aprirono il fuoco al mio indirizzo. Cazzo che fuoco!
Non fosse stato per la speciale blindatura della mia Kadett non sarei qui a parlare con voi.
Feci una retro violentissima e ne presi sotto 4 in un colpo solo, prima-seconda e ne feci fuori altri 2. L’ultimo morì da solo di crepacuore.
Il motociclista nel frattempo aveva preso in ostaggio la zana bionda e lì…
R.V: e lì?
C.L: 2 mesi dopo stavo assaporando una tequila sunrise in un bar sul lungomare di Coney Island, quando notai un nero vestito di bianco che stava ammazzando di coltellate una signora bene…ne rubò la borsetta e tutto sporco di sangue si diresse verso di me con fare furente. Io allora mi ricordai di un vecchio consiglio che…
R.V: Che??
C.L:In quel fottuto supermercato non ci entravo mai volentieri. Ma ero talmente sbronzo che non mi fregava un cazzo. Ero in città da un giorno da un giorno e mezzo e non aveva ancora smesso di piovere. Ne io di bere. Un carrello della spesa abbandonato attirò la mia attenzione. Tirai fuori subito il mio rilevatore geiger portatile e non credetti ai miei occhi. Avvicinindami al carrello non ebbi più dubbi. Quel carrello era pieno di plutonio…
R.V: scusi Commissario, ma cosa c’entrano un motociclista delinquente, un nero omicida vestito di bianco ed un carrello di plutonio nel supermercato?
C.L: C’è il segreto istruttorio, quello che vi è detto è quello che posso dire. Di più non si può.
R.V: Secondo noi lei è un ciarlatano, un impostore, un prestigiatore demente.
C.L: grazie ragazzi, vi seguo tutte le settimane. Posso partecipare al prossimo fotoromanzo violento?
R.V: ma come fa per le riprese se è sempre in giro per il mondo?
C.L: Alle 3 e venticinque del mattino del 3 aprile 1993 venni svegliato da un botto assordante. Mi precipitai alla finestra e vidi che un disco volante era precipitato nel mio giardino vicino al dondolo…
R.V: Ma lei commissario è un uomo malato?
C.L: Quella sera ero al bar della palestra più chic di Buenos Aires, quando vidi una giovane che con fare circospetto estraeva un radiocomando dalla borsetta e faceva saltare per aria il palazzo di fronte. Con scatto felino non esitai a…
R.V: Okay Commissario basta così, grazie…Qualcuno per favore chiami Jason e lo faccia morto ammazzato.
Fine
C.L: C’è qualcuno che mi può accompagnare in aeroporto?
…Ero all’aeroporto Charles De Gaulle a Parigi quando un gruppo di fuoco fece irruzione nel terminal 2…